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CHIESA E CONVENTO DI S.DOMENICO
L’edificazione di questa chiesa, che sorgeva sull’unica collinetta della città, risale alla fine del sec. XIII, per volere di Giacomo d’Aragona e ad opera dei padri Domenicani, reduci delle crociate. Sulla facciata si conserva la cornice del rosone trecentesco gotico-chiaramontano. All’interno, a navata unica, sono sepolti Teobaldo re di Navarra e sua moglie Isabella. Una epigrafe indica anche la sepoltura di Manfredi, figlio di Federico III d’Aragona (1313). Nella chiesa è custodito un pregevole crocifisso di legno della seconda metà del sec. XIV. Dietro l’abside si trova la cosiddetta “Cappella dei Crociati”, decorata con interessanti affreschi dei secc. XIV e XV. Il Convento di San Domenico, parte di un grande complesso monumentale che comprende anche la chiesa omonima con la sua torre campanaria, la congregazione Ficarella, la cappella del Rosariello e la congregazione del Rosario Grande, si trova su un poggio che costituisce la parte più alta della città, in un contesto urbanistico di impianto tardo medievale. E’ certa l’esistenza di un primo convento dei Padri Domenicani nel quartiere degli ebrei, attiguo alla chiesa del Santissimo Salvatore, tuttavia la sua sistemazione attuale risale al XVII secolo. L’edificio è a pianta rettangolare su due elevazioni, con arcate a tutto sesto e due cortili quadrangolari porticati. La successiva destinazione a scuole elementari, seguita nel 1866 alla vendita dei beni ecclesiastici al Comune, ha determinato la modifica dei locali e lo stravolgimento degli spazi originari, per rendere l’impianto idoneo al nuovo uso. Interventi di restauro dei primi anni ’90 hanno interessato i prospetti della chiesa, mentre nel 2008 sono stati effettuati lavori pertinenti non solo alla copertura dell’abside, alla cappella dei Crociati ed al Crocifisso, ma anche ad alcune tele e all’organo.
Numero tappa | 24 |